A 700 m sopra il livello del mare sul Monte Stella che domina con i suoi paurosi strapiombi la zona nord del borgo, e sopra le cantine scavate in parte nella roccia sorge la chiesetta detta comunemente di San Nicolao, dedicata alla vergine liberatrice e San Nicola di Bari.
Edificata unitamente alla torre nel 1413 dal Conte Lotteria Rusca signore di Como e di Mendrisio, la chiesetta fu ampliata e modificata nel 17º secolo. Fu anche restaurata all’inizio del XVII secolo e successivamente hanno portato l’edificio allo stato attuale durante i restauri del 1999.
In quegli anni è riemerso sull’altare maggiore un affresco votivo, che rappresenta in modo frammentario una figura femminile, una santa forse, una martire vestita di bianco e in atto benedicente.
La torre chiamata TURETA fu rasa al suolo nel XX secolo per costruirvi sopra una torre moderna, un balcone che offre una bellissima vista sulla pianura. Nel 1837 intorno alla Turetta furono rinvenute tombe a cremazione, ritenute successivamente gallo romane.
Il luogo incantevole, soffuso di silenzi, attirò ben presto i frati del terzo ordine di San Francesco (gli eremiti) che accanto alla chiesetta costruirono un eremitaggio che durò fino alla fine del 1800.
L’eremita era una simpatica presenza in tutto il nostro paese, alcune volte durante l’anno, in epoche stabilite scendeva al piano per la solita questua. Tutti lo rispettavano e lo riverivano. Della nomina degli eremiti si incaricò sempre la confraternita di Santa Maria liberatrice della quale si hanno notizie a partire dal 1606.
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